"Non come voglio, ma come Dio vuole" È una storia impensabile della vita di un famoso mercante russo che in seguito divenne monaco.
Vasily Nikolaevich Muravyov è un imprenditore e milionario di successo che ha viaggiato spesso all'estero per questioni commerciali. Dopo uno dei viaggi, è tornato a San Pietroburgo, dove lo aspettava il suo cocchiere personale.
Sulla strada per la casa, incontrarono uno strano contadino seduto per terra, che piangeva, dandosi una botta sulla testa e dicendo: "Non come vuoi tu, ma come Dio vuole", "Non come vuoi, ma come Dio vuole!"
Muravyov ordinò di fermare la carrozza e chiamò il contadino per sapere cosa fosse successo. Ha detto che nel villaggio aveva un vecchio padre e sette figli. Tutti sono malati di tifo. Il cibo è finito, i vicini stanno aggirando la casa per paura di essere infettati e l'ultima cosa che hanno lasciato è un cavallo. Così suo padre lo mandò in città a vendere un cavallo e comprare una mucca in modo che in qualche modo passasse l'inverno con esso e non morisse di fame. L'uomo ha venduto il cavallo, ma non ha mai comprato la mucca: il denaro gli è stato sottratto dalla gente che correva.
E ora si sedeva per strada e gridava disperato, ripetendo come una preghiera: “Non come vuoi tu, ma come Dio vuole! Non come vuoi tu, ma come Dio vuole! "
Il maestro gli mise accanto l'uomo e ordinò al cocchiere di andare al mercato. Lì ho comprato due cavalli con un carro, una mucca da latte e ho anche caricato il carro con il cibo.
Legò la mucca al carro, diede le redini al contadino e gli disse di tornare a casa dalla sua famiglia il prima possibile. Il contadino non credeva alla sua felicità, pensava, il maestro scherzava e diceva: "Non come vuoi tu, ma come Dio vuole".
Muravyov è tornato a casa sua. Cammina di stanza in stanza e riflette. Le parole del contadino gli feriscono nel cuore, quindi ripete tutto sottovoce: “Non come vuoi tu, ma come Dio vuole! Non come vuoi tu, ma come Dio vuole! "
All'improvviso, un parrucchiere personale, che quel giorno avrebbe dovuto tagliargli i capelli, entra nella sua stanza, si getta ai suoi piedi e inizia a lamentarsi: “Maestro, perdonami! Non rovinare il maestro! Come lo sai ?! Il demone mi ha ingannato! Per Cristo Dio, ti prego, abbi pietà! "
E come in spirito dice al maestro sconcertato che questa volta è venuto da lui per derubarlo e pugnalarlo. Vedendo la ricchezza del proprietario, per molto tempo ha concepito questa azione sporca e oggi ha deciso di portarla a termine. In piedi fuori dalla porta con un coltello e improvvisamente sente il maestro dire: "Non come vuoi tu, ma come Dio vuole!" Poi la paura ha attaccato il cattivo e si è reso conto che nessuno sa come il maestro abbia scoperto tutto. Poi si gettò ai suoi piedi per pentirsi e implorare perdono.
Il maestro lo ascoltò e non chiamò la polizia, ma lo lasciò andare in pace. Poi si sedette a tavola e pensò, e se non fosse stato per il disgraziato che aveva incontrato per strada e non per le sue parole: "Non come voglio io, ma come vuole Dio!" - mentirgli già morto con la gola tagliata.
Non come voglio, ma come Dio vuole!